Come abbiamo visto pochi giorni fa, nel 2019 le immatricolazioni italiane di nuovi modelli sono cresciute per il sesto anno consecutivo raggiungendo la cifra di quasi 232.000 unità (+5,7%).
Rispetto al 2018 le moto sono aumentate a quasi 99.000 unità – un risultato che non si registrava dal 2010 –, con un incremento del 6,3%, mentre gli scooter sono cresciuti un po’ meno se paragonati alle moto (+5,3%), ma ottenendo come sempre volumi superiori al segmento moto: 133.000 esemplari circa.
La completezza o meno della gamma offerta, e soprattutto l’arrivo di novità più o meno in linea con le attese di motociclisti e scooteristi, hanno ovviamente influito sui risultati commerciali di ciascuna marca. Così come hanno influito operazioni di sostegno alla vendita più o meno aggressive e, non ultimo, il confronto con un 2018 a sua volta influenzato dalla disponibilità di novità a loro volta più o meno appetibili.
Il 2018 ha anche coinciso con il termine delle vendite di modelli omologati Euro3, una vendita nicchia ma importante per qualche costruttore: vedi la pesarese TM passata dalle 1.113 del 2018 alle 58 di un anno dopo.
Queste classifiche sono di tipo numerico e non tengono naturalmente conto del differente valore dei diversi modelli, e quindi del fatturato e dei margini che essi generano.
Nel conteggio mancano come sempre i modelli non immatricolati, vedi le moto da cross, che per alcune marche rappresentano volumi, e quindi fatturati, importanti.